ANAC ha condotto, tra il 4 e il 22 dicembre 2023, un’indagine aperta a tutti coloro che devono rispettare il Decreto Whistleblowing.

In vigore dal 17 dicembre 2023, il Decreto si applica a tutte le aziende con almeno 50 dipendenti o che hanno adottato un modello organizzativo ex D.lgs. 231/2001.

L’indagine, alla quale hanno partecipato 213 soggetti privati, aveva lo scopo di raccogliere informazioni utili per fotografare lo stato dell’arte nell’imminenza dell’entrata in vigore del decreto e per identificare criticità comuni riscontrate dai soggetti tenuti al rispetto della normativa.

Sono emersi diversi problemi nell’adeguamento delle aziende alla normativa, sintetizzate in quattro punti principali.

Ciascun punto è collegato ad un articolo tematico di approfondimento (raggiungibile cliccando su “Approfondisci!”).

I punti critici dell'indagine

Modalità di ricezione delle segnalazioni​
Solo il 56% delle aziende ha scelto di utilizzare una piattaforma informatica dedicata alla segnalazioni whistleblowing, l'unico sistema che possa garantire una piena conformità ai requisiti di legge.
Approfondisci!
Segnalazioni e segnalanti
Il 30% delle aziende ha ricevuto almeno una segnalazione. La metà è stata inviata da dipendenti e solo il 23% da soggetti esterni. Questi numeri evidenziano che la consapevolezza sul tema sta aumentando.
Approfondisci!
Gestori delle segnalazioni
La maggioranza dei partecipanti ha scelto di affidare l’incarico a figure interne (67%). Per quanto più economica nell'immediato, il rischio di non conformità è elevato. La scelta più sicura è di esternalizzare la funzione.
Approfondisci!
Previous slide
Next slide
Modalità di ricezione delle segnalazioni​
Solo il 56% delle aziende ha scelto di utilizzare una piattaforma informatica dedicata alle segnalazioni Whistleblowing, l'unico sistema che possa garantire una piena conformità ai requisiti di legge.
Approfondisci!
Formazione del personale
La maggior parte dei partecipanti ha svolto o pianificato attività formative in materia Whistleblowing. Solo il 13% non ha intenzione di svolgerne. La formazione è fondamentale per ridurre le segnalazioni e i costi operativi.
Approfondisci!
Segnalazioni e segnalanti
Il 30% delle aziende ha ricevuto almeno una segnalazione. La metà è stata inviata da dipendenti e solo il 23% da soggetti esterni. Questi numeri evidenziano che la consapevolezza sul tema sta aumentando.
Approfondisci!
Gestori delle segnalazioni
La maggioranza dei partecipanti ha scelto di affidare l’incarico a figure interne (67%). Per quanto più economico nell'immediato, il rischio di non conformità è elevato. La scelta più sicura è di esternalizzare la funzione.
Approfondisci!

Conclusioni

I risultati dell’indagine evidenziano chiaramente che i soggetti privati si stanno prodigando per raggiungere un’adeguata implementazione e gestione del canale Whistleblowing, cruciale per garantire la conformità normativa, proteggere la riservatezza del segnalante e assicurare l’efficacia del sistema nel rilevare e affrontare condotte illecite all’interno delle organizzazioni.

È importante sottolineare come soluzioni apparentemente più economiche e semplici da implementare possano nascondere rischi di non conformità normativa, esponendo le aziende a possibili conseguenze legali indesiderate.

Servizi di CNA Reggio Emilia

CNA Reggio Emilia ha risposto prontamente alle esigenze delle piccole e medie imprese associate, istituendo un servizio di consulenza dedicato all’adeguamento alla normativa Whistleblowing.

Questo servizio è stato progettato per aiutare le imprese a affrontare gli obblighi derivanti dall’entrata in vigore definitiva del decreto il 17 dicembre 2023.

Desideri verificare se la tua azienda è soggetta agli obblighi previsti dalla normativa o hai bisogno di ulteriori informazioni? Non esitare a contattarci, forniamo supporto e assistenza personalizzati per le tue esigenze.

Scrivi all’indirizzo e-mail: gdpr@cnare.it o chiamaci al: 0522 356340, oppure

Scopri i nostri Servizi