Gent.mo Ministro,
Con la presente il coordinamento unitario UNATRAS le rappresenta il profondo stato di incertezza e preoccupazione diffuse tra migliaia di operatori dell’autotrasporto che non vedono concretizzare le essenziali misure economiche attese per far fronte agli esponenziali aumenti dei costi gravanti sul settore.
A tal proposito è fondamentale che il Governo lavori per la definitiva approvazione del provvedimento normativo che garantisce la destinazione alle imprese in conto terzi dei 70 milioni di euro per il credito d’imposta 12% sugli acquisti di gasolio relativi al mese di luglio 2022.
Sul tema delle risorse economiche, nonostante le rassicurazioni avute, constatiamo l’assenza in legge di bilancio di provvedimenti per sostenere il settore, considerato il perdurante e crescente aumento dei costi operativi delle imprese di autotrasporto.
Nello specifico, non possiamo non evidenziare:
– il protrarsi degli effetti negativi che il costo del carburante ha prodotto anche nei primi mesi dell’anno 2023, per i quali abbiamo richiesto (stante la proroga comunitaria del quadro temporaneo di aiuti) di riservare un altro strumento di ristoro;
– l’aumento generalizzato dei costi operativi di gestione riferibili, a titolo esemplificativo, a: manutenzione dei veicoli (pneumatici, ricambi, officine), personale autista, pedaggi autostradali.
Con rammarico rileviamo che nulla, al momento, è stato previsto in ordine al tema della transizione ecologica del comparto, che vuole continuare ad investire nel rinnovo del parco mezzi e chiede a gran voce l’istituzione di un fondo ad hoc strutturale.
A tal fine è necessario prevedere un modello totalmente innovativo di incentivi per le imprese che investono nelle più moderne soluzioni tecnologiche che il mercato offre, se si vuole davvero avviare un percorso virtuoso che conduca l’autotrasporto merci verso gli obiettivi dichiarati di de carbonizzazione.
Tra le urgenze segnaliamo, infine, che ad oggi nulla è stato fatto per garantire la deroga fino al 18 agosto 2025, da noi richiesta e già consentita da Bruxelles, per dare la possibilità agli operatori dell’autotrasporto di aggiornare i veicoli pesanti immatricolati tra il 21 agosto 2023 e il 31 dicembre 2023 con dispositivi SMT2. Agosto 2025 è in linea con la scadenza per l’adeguamento dei veicoli non dotati di dispositivi SMT2 impegnati in operazioni di trasporto internazionale.
Dopo che la Commissione Europea ha ascoltato il mondo dell’autotrasporto che, in considerazione della scarsità di dispositivi SMT2 disponibili – senza la deroga – avrebbe dovuto tenere fermi decine di migliaia di nuovi camion e autobus in tutta l’UE, è ora necessaria una deroga a livello nazionale altrimenti le imprese italiane dovranno provvedere al retrofit già dal 1° gennaio 2024.
Certi della Sua sensibilità auspichiamo un tempestivo e deciso intervento del Governo, come atteso dalla categoria anche a valle dell’ultima riunione tenutasi presso il ministero dei trasporti.
Rimanendo fiduciosi, inviamo cordiali saluti.
IL PRESIDENTE
Amedeo Genedani