Pietra di Bismantova e campi

Alle attività di ristorazione con sede in territorio RISERVA DELLA BIOSFERA, che operano nei comuni di Albinea, Baiso, Canossa, Carpineti, Casina, Castellarano, Castelnovo ne’ Monti, Quattro Castella, Reggio Emilia (zona sud), Toano, Ventasso, Vetto, Vezzano sul Crostolo, Viano, Villa Minozzo.

La Riserva della Biosfera MAB UNESCO “Appennino tosco-emiliano” ha avviato un progetto col quale intende coinvolgere gli esercizi di ristorazione del proprio territorio, formandoli e stimolandoli a qualificarsi anche in termini di performance ambientali, per rendere sempre più coerente la propria proposta con i pilastri di sostenibilità, su cui il territorio della Riserva della Biosfera sta basando il proprio modello di sviluppo turistico e di marketing territoriale.

Le caratteristiche di questo progetto strategico saranno illustrate dettagliatamente nel webinar che si terrà:

Martedì 12 marzo 2024 – dalle 16.00 alle 17.30

Per le iscrizioni cliccare qui.

Durante il webinar verrà presentato il progetto “Network dei Ristoranti della Biosfera“, il cui obiettivo è quello di dare continuità alle iniziative già intraprese in passato per valorizzare il settore ristorativo e incoraggiarlo ad utilizzare ingredienti provenienti da filiere corte. Tale iniziativa si propone di ampliare l’attenzione a tutti gli aspetti della sostenibilità e di creare le basi per una relazione costruttiva e duratura tra il riconoscimento MAB UNESCO e i ristoranti locali.

Gli esercizi ristorativi che aderiranno al network, infatti, saranno valorizzati dalla Riserva della Biosfera, sia tramite i suoi strumenti di comunicazione, sia mediante il materiale comunicativo (targa, vetrofania, …) che potrà essere esposto nel locale a “certificare” l’impegno del gestore sui temi della sostenibilità.

L’adesione al network è gratuita, l’esercizio ristorativo deve tuttavia, facendo richiesta di adesione, garantire di corrispondere a quattro criteri:

  1. avere sede in uno degli 80 Comuni della Riserva della Biosfera (nelle provincie di Parma, Reggio Emilia, Modena, Lucca, Massa Carrara, La Spezia)
  2. ideare un “Piatto della Riserva della Biosfera”, sempre presente in menù, in cui l’ingrediente principale del piatto in termini quantitativi o particolarmente caratterizzante sia un prodotto DOP, IGP, Presidio Slow Food, Sapori e Tradizioni di Modena, il cui disciplinare di produzione ricade anche all’interno dei Comuni aderenti alla Riserva della Biosfera Appennino tosco Emiliano
  3. attuare criteri basilari di sostenibilità nella gestione della struttura ristorativa
  4. aver seguito almeno una iniziativa formativa sui temi della sostenibilità nel settore ristorativo, promossi gratuitamente e on-line dalla Riserva della Biosfera.

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