E’ stato finalmente pubblicato il Decreto Legge 19 maggio 2020 n. 34, conosciuto come Decreto Rilancio.
 
Tra le misure agevolative più importanti contenute nel decreto ci sono i contributi a fondo perduto per le imprese che hanno subito un calo di fatturato sul mese di aprile 2020 rispetto al mese di aprile 2019.
 
E’ un’opportunità per tutte le imprese: per quelle che hanno attivato presso di noi il servizio di fatturazione elettronica, CNA è in grado di fare un’analisi immediata sul diritto ad accedere a tale misura; per tutti gli altri, anche quelli esonerati dalla fatturazione elettronica, è importante riunire tutti i documenti dell’ultimo periodo che dimostrano il calo di fatturato per poi contattare i nostri esperti che vi aiuteranno nella presentazione della domanda.
 
Documenti e richiesta di appuntamento potranno essere inviati al vostro consulente CNA di fiducia oppure a Prefina, all’indirizzo @ info@prefina.it Sarete richiamati nel più breve tempo possibile, appena l’Agenzia delle Entrate renderà noto le modalità di accesso al contributo.
 
Buone notizie arrivano anche dal fronte dei prestiti garantiti al 100%, il cui tetto sale da 25 a 30mila euro, da restituire in dieci anni (erano sei nel primo Decreto Liquidità).  Per questi correttivi il via libera è arrivato dalla Commissione della Camera dei Deputati. Si stanno predisponendo anche percorsi più snelli per l’ottenimento dei prestiti nella consapevolezza del bisogno di liquidità che soprattutto le piccole imprese hanno a causa dell’emergenza sanitaria.
 
Le aziende che vogliono “mettersi avanti” in attesa dell’ok definitivo atteso per lunedì prossimo con la seduta del Parlamento, possono prenotare un appuntamento scrivendo agli esperti Prefina, info@prefina.it.
 
Un’altra misura agevolativa che è stata incrementata nell’ultimo Decreto, riguarda lo stanziamento economico per il Fondo FSBA. Nello specifico, la precedente dotazione di 80 milioni è stata sostituita con quella di 1.100 milioni di euro in favore dei Fondi di cui all’art. 27 del d.lgs. n. 148/2015.
Si tratta di un importo considerevole, che in questo periodo di emergenza rappresenta un successo estremamente importante per il nostro Fondo e per la nostra Confederazione, la quale in queste intense settimane si è spesa con la massima energia per poter rendere ancora più evidente il valore e la rilevanza strategica di FSBA, non solo per il settore dell’artigianato, ma per l’intero sistema economico italiano, fatto di imprese di piccole e piccolissime dimensioni.
 
Non ci sono buone notizie, per la verità non si parla proprio di loro, per il comparto del trasporto persone, in particolare delle aziende che operano nel settore bus turistici. Per questa ragione, le aziende del settore, assieme a CNA e CNA Fita Reggio Emilia, hanno dato vita a una manifestazione di protesta con un corteo per le strade della città. Sulla pagina Facebook di CNA Reggio Emilia trovate la conferenza stampa e le interviste degli imprenditori alle prese con le enormi difficoltà del momento.
 
Nel frattempo, CNA nazionale chiede che il Governo faccia ripartire la formazione, elemento strategico per le imprese alle prese con la ripartenza con modi nuovi di lavorare a causa dell’emergenza sanitaria.
 
In merito alla formazione, ricordiamo che in questi mesi ECIPAR CNA Reggio Emilia ha attivato diversi corsi di formazione “a distanza” per dotare le aziende di quelle competenze nuove, necessarie in questo momento storico.
 
Raggiungere gli obiettivi in tempi più veloci, ottimizzare i costi, avere maggiori risorse a disposizione, sono solo alcuni dei vantaggi della formazione digitale. Ecipar Reggio Emilia ha deciso di cogliere la sfida proponendo una nuova piattaforma e un nuovo catalogo di corsi “a distanza” in collaborazione con i professionisti del gruppo CNA Digitale. Nel webinar che si terrà Lunedì 25 maggio alle ore 18.00 conosceremo meglio i docenti e come i corsi che hanno preparato possono favorire la crescita delle vostre aziende. L’iscrizione al webinar è gratuita cliccando qui.
 
Mentre il 27 maggio è in programma un altro webinar gratuito sul tema Smart working e privacy.  
 
Infine, ci sono due nodi importanti da sciogliere: il primo riguarda le norme sulla sanificazione, ancora troppo confuse e complesse. CNA ha chiesto un chiarimento teso a non far spendere risorse inutili alle imprese.
 
Il secondo riguarda il profilo di responsabilità dell’imprenditore in caso di dipendenti che contraggono il COVID-19.
 
CNA ha accolto con favore il chiarimento da parte dell’INAIL che ha escluso l’automatica correlazione tra il riconoscimento dell’infortunio e l’accertamento di una responsabilità civile o penale dell’imprenditore. Nessuna responsabilità del datore di lavoro, dunque, sempre che abbia rispettato le disposizioni previste dai protocolli nazionali, sottoscritti dalle parti sociali,
d’intesa con il Governo e fermo restando le indicazioni regionali. Nella circolare, l’Inail precisa che il riconoscimento del contagio come infortunio sul lavoro non assume alcun rilievo rispetto alla responsabilità penale. Altro principio importante messo nero su bianco dall’Istituto è che le imprese hanno dunque la sola responsabilità del rispetto dei protocolli condivisi tra governo e Parti Sociali e delle indicazioni regionali. CNA ha comunque ricordato che solo un intervento normativo, così come annunciato dal ministro Catalfo, chiarirà in maniera definitiva questa vicenda.