Il 31 marzo 2019 entrerà in vigore il certificato di revisione, voluto dall’Unione Europea per evitare le frodi relative al chilometraggio.
 
Come funziona? Gli Uffici Motorizzazione Civile (UMC) e le officine dopo aver inserito l’esito di una revisione oltre alla stampa dell’attestato di revisione, devono stampare il certificato revisione.
 
Nel certificato di revisione saranno riportati: la data di revisione, il codice antifalsificazione, i dati dell’officina, i dati del responsabile officina o dati operatore UMC, l’esito della revisione, i chilometri rilevati, la data della prossima scadenza, le aree in cui sono state riscontrate le carenze in caso di revisione con esito da ripetere o sospeso.
 
Il certificato va firmato digitalmente dall’operatore e, nel caso siano officine private, è necessaria la firma olografa del responsabile tecnico dell’officina.
 
I dati saranno inseriti nel documento unico del veicolo che sarà consultabile da tutti e verrà inserito sul portale dell’automobilista.