CNA lancia una iniziativa a favore della mobilità sostenibile. E’ stato redatto un position paper e il relativo appello a Governo e Parlamento “Il ruolo strategico dei centri di revisione per il rafforzamento della sicurezza stradale” per migliorare la sicurezza stradale e assicurare il rispetto dell’ambiente disegnando un efficace e moderno sistema di accertamento degli autoveicoli in circolazione.

“I centri di revisione privati svolgono un ruolo strategico – spiega Andrea Corti, presidente CNA Servizi alla Comunità – circa 9mila operatori (di cui il 93% rappresentato da micro imprese) con 25mila occupati garantiscono ogni anno 16 milioni di revisioni per un fatturato superiore a un miliardo di euro. La revisione periodica dei veicoli è un sistema complesso che necessita di capillarità, prossimità e velocità nello svolgimento del servizio. Tutte caratteristiche assicurate dai centri di revisione privati”.

CNA rileva, tuttavia, che il quadro normativo che regola il settore attraversa una evidente fase di disorientamento, penalizzando le imprese che operano nel pieno rispetto delle regole e rischiando di compromettere la sicurezza stradale. Il disegno tratteggiato nel tempo dal legislatore sembra aver smarrito la propria bussola.

“Le criticità non si limitano a una legislazione obsoleta e incompleta – prosegue Corti – si registrano, infatti, carenze organizzative degli uffici territoriali della motorizzazione che provocano una preoccupante dilatazione dei tempi per l’esercizio delle revisioni. Inoltre, la precarietà del ruolo istituzionale delle Province si riflette negativamente sulla capacità degli uffici preposti allo svolgimento dei compiti relativi al rilascio delle autorizzazioni e al controllo sul corretto espletamento delle attività dei centri di controllo”.

L’appello a Governo e Parlamento elenca cinque misure per costruire un efficiente sistema per le revisioni periodiche dei veicoli. In particolare, è urgente il decreto ministeriale per estendere le attribuzioni dei centri di controllo privati alla revisione dei mezzi pesanti, compresi i rimorchi, per azzerare le lungaggini e le attese di natura burocratica. Infine, l’Appello sollecita l’estensione dell’efficacia dell’autorizzazione a tutte quelle operazioni di collaudo che già oggi i centri di controllo privati sarebbero in grado di assicurare. Occorre rafforzare il ruolo di supervisione generale degli uffici della motorizzazione, dare piena attuazione alla nuova disciplina sugli ispettori dei centri di controllo privati, e infine aggiornare le tariffe per le revisioni, tenendo conto del lavoro svolto, delle aumentate professionalità e degli investimenti realizzati in attrezzature e strutture.