A 18 anni di distanza dall’ultimo rinnovo del contratto integrativo regionale, il 3 maggio 2019 è stato sottoscritto il contratto collettivo regionale per i lavoratori dipendenti delle imprese artigiane dei settori Tessile, Abbigliamento, Moda, Calzature, Pelli e Puli-Tinto-Lavanderie dell’Emilia Romagna.
Il contratto, siglato da CNA, Confartigianato, Casartigiani, CLAAI e CGIL, CISL, UIL interessa oltre 11.000 lavoratori dipendenti occupati nelle circa 2.200 imprese emiliano romagnole del settore.
Il rinnovo contrattuale, che non ricomprende nella sfera di applicazione le aziende del settore occhialeria, interviene e rinnova tre importanti ambiti della contrattazione di secondo livello: i diritti dei lavoratori, la flessibilità dell’orario di lavoro e il premio di produttività annuale.
La sfera dei diritti dei lavoratori viene ampliata aumentando di ulteriori 3 giornate i permessi non retribuiti per lutto e gravi e documentati motivi familiari.
La gestione dell’orario di lavoro si arricchisce con la possibilità per le imprese di attivare attraverso procedure semplificate l’articolazione plurisettimanale dell’orario di lavoro contrattuale. Le imprese potranno fare richiesta alle OOSS territoriali di dotarsi per un periodo di quattro mesi dell’orario multiperiodale, ovvero della possibilità di gestire picchi e flessi produttivi, entro determinati limiti, senza ricorrere alle maggiorazioni dovute per l’orario straordinario, se non per le eventuali ore eccedenti la quarantesima, calcolata come media oraria del quadrimestre.
Il tratto più significativo di questo rinnovo contrattuale si trova nella radicale rimodulazione del premio variabile, che passa da un premio erogato indistintamente da tutte le imprese a favore di tutti i lavoratori, in qualsiasi condizione economica, ad un premio di produttività annuale erogato a tutti i lavoratori delle aziende che nell’arco dell’anno precedente hanno realizzato un effettivo incremento di produttività ed efficienza rilevato attraverso indicatori condivisi dalle parti e verificati in modo puntuale nelle singole imprese.
Questo impianto permetterà alle imprese che non hanno verificato condizioni migliorative rispetto all’anno precedente di non erogare alcuna premialità integrativa rispetto al salario contrattuale.
Il premio erogato ai lavoratori sarà detassabile e, per coloro che ne faranno richiesta, sarà parzialmente disponibile in servizi di welfare.
Questo rinnovo contrattuale, insieme all’Accordo siglato dalle stesse parti il 29 settembre 2017, apre una nuova stagione delle relazioni sindacali per l’artigianato e le PMI dell’Emilia Romagna caratterizzata da un maggiore orientamento verso l’incremento della produttività nelle imprese e da una maggiore attenzione ai diritti dei lavoratori attraverso la stabilizzazione di prestazioni di welfare disponibili per tutti.