Il Decreto-legge n. 4/2019 definisce nuove opportunità di andare in pensione con quota 100 dal 01/01/2019 fino al 31/12/2021.
I dipendenti del settore pubblico o privato, i lavoratori autonomi e i parasubordinati con 62 anni di età e 38 di contributi possono accedere alla pensione “quota 100” anche cumulando i contributi delle diverse gestioni, ad eccezione delle casse dei liberi professionisti.
Per tutti coloro che hanno già maturato i requisiti richiesti entro il 31/12/2018 la prima finestra utile sarà 01/04/2019.
I contribuenti del settore privato che perfezionano i requisiti entro il 31/12/2021 percepiranno la pensione trascorsi 3 mesi dalla maturazione dei requisiti.
I lavoratori del settore pubblico conseguiranno il diritto alla pensione trascorsi 6 mesi dalla maturazione dei requisiti.
Il calcolo della pensione sarà effettuato con le normali regole sulla base dei contributi versati senza alcuna penalizzazione. La “pensione quota 100” è incumulabile con i redditi da lavoro da dipendente e autonomo ad eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale nel limite di € 5.000 lordi annui.
L’incumulabilità con i redditi da lavoro si applica dalla decorrenza della pensione fino al perfezionamento del requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia.