Porre fine alla violenza e agli stereotipi di genere, garantire una parità di partecipazione e di opportunità nel mercato del lavoro e conseguire un equilibrio di genere a livello decisionale e politico. Sono questi i tre principali obiettivi della nuova strategia europea per la parità di genere presentata dalla Commissione europea.

Riconoscendo i lenti progressi registrati finora in tutti gli Stati membri dell’Ue nel realizzare una piena parità di genere, nonché i divari ancora esistenti tra uomini e donne nel mondo del lavoro, nel livello di retribuzione, di assistenza e di pensione, la Commissione ha delineato le azioni principali da intraprendere nei prossimi cinque anni al fine di realizzare un’Europa che offra le stesse opportunità a tutti.

CNA Impresa Donna accoglie con favore l’impegno della Commissione nel voler garantire una piena realizzazione del principio della parità di genere, riconoscendo come uno dei principali temi della strategia la trasparenza salariale, quale strumento per supportare la consapevolezza ed il rispetto del principio dell’equa retribuzione per pari o uguale lavoro tra uomini e donne, e che sarà al centro dei lavori nei prossimi mesi. 

Nel contesto di tale strategia europea per la parità di genere, è stata lanciata una consultazione pubblica sulla trasparenza salariale. La consultazione mira a raccogliere informazioni, opinioni ed esperienze su casi di discriminazione basata sul genere e su misure di trasparenza retributiva come strumento per supportare la consapevolezza ed il rispetto del principio dell’equa retribuzione per pari o uguale lavoro tra uomini e donne. Le informazioni raccolte contribuiranno alla strutturazione di una valutazione d’impatto che accompagnerà l’iniziativa sulle misure vincolanti di trasparenza salariale che sarà presentata a fine anno.

La consultazione mira a raccogliere informazioni su:

  • opinioni ed esperienze su casi di discriminazione basata sul genere;
  • misure di trasparenza retributiva come strumento per supportare la consapevolezza ed il rispetto del principio dell’equa retribuzione per pari o uguale lavoro tra uomini e donne.

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