La Consent Mode V2 rappresenta la risposta di Google alle nuove disposizioni introdotte dal Digital Markets Act, il regolamento europeo sui mercati digitali approvato nel 2022. Tale normativa, che imponeva l’obbligo di adeguamento entro marzo 2024, mira a promuovere una maggiore concorrenza, limitando il potere delle grandi piattaforme online, tra cui Google.
In particolare, è richiesta una gestione più granulare del consenso degli utenti, soprattutto in relazione all’utilizzo dei dati per finalità pubblicitarie e analitiche, al fine di consentire all’utente di esprimere in modo selettivo e consapevole le proprie preferenze, autorizzando o negando singolarmente ciascuna tipologia di trattamento.
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Che cos'è la Consent Mode V2?
Sviluppata da Google, la Consent Mode V2 permette ai siti web di gestire in modo avanzato il consenso degli utenti all’utilizzo dei cookie, articolandosi in tre fasi principali:
1. Interagisce con gli strumenti di gestione dei tag, come Google Tag Manager e con le piattaforme di gestione del consenso (CMP) utilizzate dal sito web, tra cui Cookiebot, le quali devono essere compatibili con Google per poter trasmettere correttamente i segnali di consenso.
2. Riceve lo stato del consenso dell’utente, ovvero l’indicazione esplicita di quali categorie di cookie sono state accettate o rifiutate.
3. Attiva i tag di Google, come Google Analytics 4 e Google Ads, regolandone il comportamento e la gestione dei cookie in base alle preferenze espresse:
- Se l’utente presta il consenso, i tag impostano cookie di marketing (profilazione) e analitici, raccogliendo sia dati personali che anonimi per finalità pubblicitarie e statistiche.
- In assenza di consenso, i tag impostano esclusivamente cookie analitici, raccogliendo dati aggregati e non identificativi per sole finalità statistiche.
È proprio quando l’utente non presta il consenso che entra in gioco la Consent Mode V2. Questa modalità, pur evitando la raccolta di dati riconducibili a singoli individui, permette a Google di stimare il comportamento aggregato degli utenti. In questo modo, è possibile mantenere l’efficacia delle analisi e delle campagne pubblicitarie anche in assenza del consenso. Tra le informazioni raccolte in forma anonima rientrano, ad esempio, il tipo di dispositivo, la tipologia di conversione, il paese, l’orario e il browser dell’utente.
Per gestire in modo più preciso il consenso degli utenti in relazione alla pubblicità online, la Consent Mode V2 utilizza due specifici parametri, oltre a quelli per la memorizzazione e per l’elaborazione dei dati:
- ad_user_data: controlla il consenso per inviare dati utente a Google per finalità pubblicitarie.
- ad_personalization: controlla il consenso per personalizzare gli annunci mostrati agli utenti.
I vantaggi dell'implementazione della Consent Mode V2
L’attivazione della Google Consent Mode V2 rappresenta un’opportunità strategica per le aziende, offrendo vantaggi significativi:
- Rispetto della privacy: garantisce la conformità alle normative sulla protezione dei dati, tutelando le preferenze degli utenti e riducendo il rischio di sanzioni.
- Esperienza dell’utente migliorata: consente una personalizzazione più efficace di contenuti e annunci, grazie alla gestione granulare delle preferenze di consenso.
- Integrazione semplice con le piattaforme CMP e Google Tag Manager: è compatibile con le principali piattaforme di gestione del consenso certificate da Google, rendendo l’implementazione rapida e intuitiva, e si integra direttamente con Google Tag Manager, consentendo una gestione dinamica dei tag in base alle preferenze degli utenti.
- Performance pubblicitarie ottimizzate: anche in assenza di consenso per i cookie di marketing, Google Ads può stimare il numero di conversioni (come acquisti, iscrizioni o richieste di contatto) anche con dati limitati, mantenendo attive le campagne e migliorandone le performance.
Le ripercussioni alla mancata adozione della Consent Mode V2
Se la Consent Mode V2 non è stata correttamente implementata o aggiornata sul sito web, Google non può raccogliere i segnali di consenso, come disposto dalle normative europee. L’aggiornamento alla versione V2 deve essere effettuato manualmente tramite strumenti come una CMP compatibile o Google Tag Manager.
In assenza di una corretta implementazione, l’utilizzo dei tag di Google sarà limitato, con una conseguente perdita sia di dati identificativi che anonimi e una riduzione dell’efficacia delle analisi e delle campagne pubblicitarie.
In particolare, non sarà possibile usufruire dei parametri ad_user_data e ad_personalization. Quindi, da un lato, non Google non potrà raccogliere e utilizzare dati per misurare l’efficacia delle campagne pubblicitarie e, dall’altro, gli annunci non saranno personalizzati in base al comportamento o agli interessi degli utenti.
Conclusioni
La Google Consent Mode V2 rappresenta un’opportunità strategica per le aziende, permettendo di conciliare il rispetto della privacy degli utenti con l’efficacia delle campagne pubblicitarie, grazie a una gestione intelligente dei consensi.
L’Ufficio Privacy GDPR di CNA Reggio Emilia è a disposizione per supportare i propri associati per l’adeguamento alla normativa sulla privacy in relazione alla corretta implementazione dei sistemi CMP integrati con la Consent Mode V2.
Per qualsiasi informazione puoi contattare il nostro ufficio ai seguenti contatti: gdpr@cnare.it – 0522 356340