Dal 4 maggio inizierà la cosiddetta “fase due” che pianifica la graduale riapertura delle imprese. Sarà, comunque, necessario rispettare le misure previste per il contenimento del contagio, applicando il distanziamento sociale e utilizzando i diversi dispositivi di protezione, dalle mascherine e guanti ai sistemi anti-alito per scrivanie e banconi e molto altro.
CNA Reggio Emilia ha predisposto un progetto, in costante aggiornamento, delle aziende Associate che possono fornire questi dispositivi, con i loro contatti e il dettaglio dei prodotti che possono offrire. Sono già cinquanta le aziende della provincia che hanno riconvertito l’attività per produrre DPI e altri DM, fornire servizi di sanificazione e altri prodotti per contenere la diffusione del virus. Vai sulla pagina del progetto Ripartire…in sicurezza.
Aggiungiamo anche una scheda sintetica, emanata dalla Regione Emilia Romagna, sui contributi a fondo perduto per gli interventi di sanificazione negli ambienti di lavoro.
In vista dell’apertura della “fase 2”, ieri vi abbiamo inviato l’elenco dei CODICI ATECO che potranno ripartire: oggi proviamo a sintetizzare le categorie di imprese e di attività che, in considerazione del DPCM del 26 aprile 2020, possono proseguire o riprendere le attività dal 4 maggio prossimo.
- Attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità (sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato, sia nell’ambito della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali, purché sia consentito l’accesso alle sole predette attività): ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari, commercio al dettaglio di prodotti surgelati, commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2), commercio al dettaglio di piccoli animali domestici;
- Attività di vendita di medicinali, farmaci, prodotti per l’igiene e la pulizia: commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari, farmacie, commercio al dettaglio in altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica, commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati, commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l’igiene personale, commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini;
- Commercio al dettaglio di vestiti per bambini e neonati;
- Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici;
- Cartolerie e librerie: commercio di carta, cartone e articoli di cartoleria, commercio al dettaglio di libri;
- Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici, commercio al dettaglio di apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4), commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico, commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione, commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia, commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento;
- Commercio al dettaglio di fiori, piante, semi e fertilizzanti;
- Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati;
- Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet, per televisione, per corrispondenza, radio, telefono, commercio effettuato per mezzo di distributori automatici;
- Attività di servizi alla persona: lavanderie e tintorie, servizi di pompe funebri, toelettatura di animali da compagnia purché il servizio venga svolto per appuntamento, senza contatto diretto tra persone (solo in Emilia-Romagna, esclusa Piacenza, già dal 27 aprile);
- Consegne a domicilio e asporto (in Emilia-Romagna, esclusa Piacenza, possibili già dal 27 aprile previa ordinazione telefonica e ritiro su appuntamento);
- Edilizia pubblica e privata (l’edilizia pubblica è già attiva in Emilia-Romagna, ad esclusione di Piacenza, dal 27 aprile);
- Restano garantiti, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, i servizi bancari, finanziari, assicurativi, nonché l’attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agroalimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi.
Buone notizie per il settore “servizi alla persona”.
Il Governo nazionale ha dichiarato di voler riaprire acconciatori ed estetisti il primo giugno. Una decisione che ha suscitato la contrarietà di CNA e un grido di allarme da parte degli operatori del comparto. A 48 ore dall’annuncio del presidente del Governo, il pressing messo in campo dalla nostra Associazione ha prodotto un primo risultato, almeno in Emilia Romagna. Oggi il presidente della Regione, Bonaccini, ha concordato con CNA le linee guida per lavorare in sicurezza e lo ha dichiarato pubblicamente. Riportiamo l’agenzia stampa regionale e il comunicato di CNA. E’ il primo passo verso una possibile apertura anticipata che sarà decisa dopo un’attenta analisi del trend epidemiologico nella prossima settimana.
Nel frattempo, sulla Gazzetta Ufficiale n. 110 di ieri è stata pubblicata la Legge 24 aprile 2020, n. 27 di conversione del Decreto legge 17 marzo 2020, n. 18 (CURA ITALIA). Riportiamo il testo coordinato.
Come già anticipato i giorni scorsi, tra le modifiche apportate dalla legge di conversione ve ne è una di particolare interesse per quanto riguarda i lavoratori dipendenti con contratti di lavoro a termine.
La questione nasce dal fatto che la normativa ordinaria (art. 20, comma 1, lett. c) del D. Lgs 81/2015) non prevede la possibilità, per le aziende fruitrici di un ammortizzatore sociale, di apporre un termine alla durata di un contratto di lavoro subordinato.
L’articolo in questione dispone infatti il divieto di assumere e/o prorogare rapporti di lavoro a termine, presso le unità produttive nelle quali è operante una sospensione del lavoro o una riduzione dell’orario in regime di cassa integrazione guadagni. Unica eccezione è relativa ai rapporti di lavoro che riguardano lavoratori adibiti a mansioni diverse rispetto a quelle a cui si riferisce la richiesta di ammortizzatore sociale.
Detta disposizione è replicata tra i divieti previsti nella normativa sulla somministrazione di lavoro.
Il legislatore, tenuto conto che la crisi in atto non ha a che vedere con una motivazione aziendale di natura organizzativa o produttiva, ma è una crisi di natura sanitaria che ha avuto forti ripercussioni anche da un punto di vista economico e che la chiusura o la riduzione dell’attività lavorativa è intervenuta, in molti casi, su una imposizione da parte del Governo, con l’articolo 19-bis della legge di conversione del decreto Cura Italia, si è reso conto della necessità, per questo particolare periodo storico, di sospendere il divieto e dare così la possibilità alle aziende di rinnovare o prorogare contratti a tempo determinato in essere.
Per approfondimenti, i consulenti CNA sono a disposizione.
La preoccupazione del legislatore trova riscontro anche nell’analisi effettuata dall’Osservatorio sul lavoro della Confederazione, che evidenzia dati relativi a marzo 2020 piuttosto preoccupanti. Era dal 2014 che non si registrava una diminuzione dell’occupazione così dimensionata.
E’ di oggi pomeriggio la circolare del Ministero dei Trasporti che rinvia l’obbligo di cambio dei pneumatici invernali.
In chiusura, due notizie che vengono dal Governo dell’Emilia Romagna.
La prima riguarda la richiesta avanzata dalla nostra Regione di moratoria della Plastic e Sugar Tax per tutte le imprese interessate del territorio; la seconda riguarda la decisione di prorogare e sospendere il pagamento delle tasse automobilistiche.