Dopo mesi di attesa è finalmente pronto il portale predisposto da ENEA, d’intesa con il Ministero dello Sviluppo Economico e con l’Agenzia delle Entrate, per effettuare le comunicazioni degli interventi di efficienza energetica effettuati dal 01/01/2018.
Si sottolinea che tali interventi di risparmio energetico sono quelli che nei dichiarativi andranno inseriti nella sezione III A e III C del quadro RP del modello Redditi (Ristrutturazioni edilizie e bonus mobili/elettrodomestici).
Sul sito di Enea è altresì disponibile la “Guida rapida” contenente l’elenco degli interventi per i quali è necessario trasmettere i dati nonché tutte le informazioni utili per l’accesso al portale.
Tempistiche di comunicazione
Come accennato in premessa il portale è rivolto ai contribuenti che già a decorrere dal 01/01/2018 hanno eseguito determinati interventi che godono del Bonus Ristrutturazione e riguarda solo la trasmissione dei dati relativi agli interventi la cui fine lavori ricade nell’anno solare 2018.
Per il 2019, presumibilmente, verrà predisposto un sito dedicato a tale annualità.
La trasmissione dei dati, in riferimento al 2018, deve avvenire seguendo queste tempistiche:
– per gli interventi con “fine lavori” compresa tra il 01/01/2018 e il 21/11/2018 (compreso), la comunicazione all’ENEA deve essere effettuata entro il 19/02/2019;
– per tutti gli altri interventi che terminano dal 22/11/2018 l’invio deve avvenire entro 90 giorni dalla data di ultimazione dei lavori o del collaudo.
Tipologie di intervento da comunicare
La Comunicazione deve essere inviata per interventi che determinano un risparmio energetico o che utilizzano fonti di energia rinnovabili, che consentono di fruire del Bonus Ristrutturazione. Sono pertanto interventi diversi da quelli volti alla riqualificazione energetica degli edifici, che consentono di beneficiare dell’Ecobonus, non fosse altro che per i differenti requisiti termici richiesti, più “stringenti” per l’Ecobonus.
Gli interventi elencati nella suddetta “Guida rapida” sono i seguenti:
– strutture edilizie consistenti in interventi di coibentazioni: riduzione della trasmittanza delle strutture opache verticali (pareti esterne) che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno, dai vani freddi e dal terreno; riduzione della trasmittanza delle strutture opache orizzontali e inclinate (coperture) che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno e dai vani freddi; riduzione della trasmittanza termica dei pavimenti delimitanti gli ambienti riscaldati con l’esterno, i vani freddi e il terreno;
– infissi: riduzione della trasmittanza dei serramenti comprensivi di infissi delimitanti gli ambienti riscaldati con l’esterno e i vani freddi;
– installazione o sostituzione di impianti tecnologici: installazione di collettori solari (solare termico) per produzione di acqua calda sanitaria e/o riscaldamento degli ambienti; sostituzione di generatori di calore con caldaie a condensazione per riscaldamento degli ambienti (con o senza produzione di acqua calda sanitaria) o per la sola produzione di acqua calda per una pluralità di utenze ed eventuale adeguamento dell’impianto; sostituzione di generatori di calore con generatori di calore ad aria a condensazione ed eventuale adeguamento dell’impianto; pompe di calore per climatizzazione degli ambienti ed eventuale adeguamento dell’impianto; sistemi ibridi (caldaia a condensazione e pompa di calore) ed eventuale adeguamento dell’impianto; microcogeneratori (Pe<50kWe); scaldacqua a pompa di calore; generatori di calore a biomassa; sistemi di contabilizzazione del calore negli impianti centralizzati per una pluralità di utenze; installazione di sistemi di termoregolazione e building automation; installazione di impianti fotovoltaici;
– elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), solo se collegati ad un intervento di recupero del patrimonio edilizio iniziato a decorrere dal 01/01/2017 (al fine di fruire del c.d. “Bonus mobili”): forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici, lavasciuga, lavatrici.
Nella nuova Guida alle ristrutturazioni edilizie pubblicata dall’Agenzia Entrate viene ora indicato tale ulteriore adempimento burocratico nella sezione “cose da fare per ottenere le detrazioni fiscali”.