Come deve comportarsi il datore di lavoro che sospetta un illecito da parte di un proprio dipendente? A chi può affidare le indagini? Come possono essere svolti i controlli senza infrangere la legge? Per rispondere a queste domande, CNA Produzione e CNA Industria, in collaborazione con l’Ufficio Relazioni Sindacali – Privacy GDPR, hanno organizzato un seminario di approfondimento per tutti gli imprenditori e le imprenditrici.

I relatori protagonisti dell’incontro, l’Avv. Sabrina Grivet Fetà e l’Avv. Giuseppe Bove, hanno spiegato quando è possibile effettuare controlli tramite un’agenzia investigativa: per tutelare il patrimonio aziendale e in seguito al compimento di condotte illecite o ai danni del datore di lavoro (svolgimento di attività lavorativa in concorrenza con l’azienda, omissione della stessa nonostante la registrazione della presenza in servizio, scarso rendimento).

Poichè il lavoro è sempre più digitale e digitalizzato, soprattutto con l’avvento dell’Intelligenza Artificiale, gli avvocati hanno parlato anche di controlli sugli strumenti informatici, spiegando come tutelare la privacy dei lavoratori e rispettando i limiti imposti dalla legge. I software che si occupano di controlli sono sempre più diffusi e spesso invisibili, motivo per cui i provvedimenti del Garante della Privacy, e di conseguenza le sanzioni, stanno aumentando. Il lavoratore ha pertanto diritto di sapere quali sono gli strumenti impiegati, le motivazioni per cui vengono effettuati i controlli, le tipologie di informazioni personali che vengono trattate, la durata di conservazione di questi dati sensibili e i soggetti autorizzati a visionarli. È per questo che, per un rapporto corretto e trasparente tra datori di lavoro e dipendenti, è necessario adottare policy preventive e informative trasparenti.