Un pomeriggio denso di interventi, confronti e momenti simbolici quello che si è svolto al Teatro Arena del Sole di Bologna, dove oltre quattrocento tra imprenditori, dirigenti, rappresentanti istituzionali e del sistema CNA hanno preso parte all’Assemblea annuale di CNA Emilia-Romagna. Un evento che, con il titolo “I talenti dell’impresa. Coltivare competenze, generare futuro”, ha voluto porre al centro del dibattito il tema della formazione e del ricambio generazionale come leva per la crescita delle imprese e per la creazione di nuove opportunità di lavoro e sviluppo. Il presidente di CNA Emilia-Romagna Paolo Cavini ha voluto lanciare un messaggio di fiducia e responsabilità collettiva: “Questa Assemblea vuole trasmettere speranza ai giovani. CNA avrà un ruolo determinante nel costruire un futuro dove impresa, lavoro e comunità camminano insieme”.

Benatti: “Trattenere i talenti”
Ad aprire i lavori, dopo l’Inno d’Italia eseguito dai bambini del Coro dell’Antoniano, è stato Diego Benatti, segretario regionale CNA Emilia-Romagna, che ha ricordato come “la vera emergenza per le piccole e medie imprese non è solo crescere, ma attrarre e trattenere competenze. Servono politiche attive, meno burocrazia e un ecosistema che favorisca la formazione e l’innovazione diffusa”.
De Pascale: “Ascoltate gli imprenditori emiliano-romagnoli”
Nel suo intervento, Michele De Pascale ha illustrato lo stato dell’arte dell’impegno regionale a favore del sistema produttivo, soffermandosi sui principali temi economici e infrastrutturali che coinvolgono le imprese del territorio. “Siamo in attesa del nuovo Decreto Energia — ha sottolineato De Pascale — che dovrà finalmente introdurre una norma capace di favorire l’autoproduzione da parte delle imprese”. Il presidente ha poi richiamato l’attenzione sul tema della logistica e delle infrastrutture, evidenziando il peso dei costi per le imprese e la necessità di un coordinamento nazionale.
Un altro punto centrale del suo intervento ha riguardato il settore edile, che negli ultimi anni ha trainato la ripresa economica grazie agli incentivi del PNRR e al Superbonus: “Dobbiamo lavorare per mantenere attiva la filiera, anche attraverso politiche legate al tema casa e all’affitto, dando una risposta concreta alle difficoltà abitative”. Infine, un richiamo al ruolo della sanità e delle infrastrutture ospedaliere come fattore di competitività sociale e territoriale.
Chiudendo il suo intervento, De Pascale ha rivolto un messaggio diretto al mondo delle imprese e a CNA: “La presenza forte di emiliano-romagnoli ai vertici del sistema CNA è motivo d’orgoglio. Tutte le forze politiche, di maggioranza e di opposizione, dovrebbero ascoltare di più gli imprenditori di questa regione: quasi sempre ci vedono giusto e sanno leggere con lucidità la realtà economica del Paese”.

Cavini: “Massima attenzione all’artigianato e alle piccole imprese”
Il presidente di CNA Emilia-Romagna Paolo Cavini ha delineato le priorità strategiche per il futuro del sistema imprenditoriale, concentrandosi su quattro temi chiave: giovani, formazione, credito e continuità d’impresa. “La crescita del capitale umano – ha sottolineato Cavini – è la risorsa più preziosa che abbiamo. Serve una formazione continua e moderna, capace di rispondere ai nuovi bisogni del mercato e di accompagnare la nascita di nuovi imprenditori”, Cavini ha ribadito la necessità di costruire corridoi professionali efficaci tra scuola, formazione e lavoro, affinché la transizione tra istruzione e impresa diventi un percorso naturale. “Non possiamo permetterci che le competenze vadano disperse – ha detto – né che la distanza tra scuola e impresa resti un ostacolo alla crescita del Paese.” Nel suo intervento, ha inoltre lanciato un appello alle istituzioni – dal Governo alla Regione – affinché prestino la massima attenzione al patrimonio rappresentato dall’artigianato e dalle piccole e medie imprese, in un momento in cui il dibattito nazionale è aperto sulla riforma della legge sull’artigianato e sulle PMI. Centrale anche il tema dell’accesso al credito: “Senza strumenti finanziari adeguati e confidi solidi – ha affermato Cavini – è molto più difficile garantire la continuità delle imprese o sostenere chi vuole subentrare in un’attività o aprirne una nuova. Servono politiche di garanzia, non assistenza: credito, fiducia e competenze devono camminare insieme”.

Cavini ha poi ribadito la necessità di tutelare le imprese sane e contrastare ogni forma di concorrenza sleale: “Come possono i giovani imprenditori confrontarsi con chi opera fuori dalle regole? Se vogliamo che abbiano fiducia nel futuro, dobbiamo garantire un mercato giusto, dove legalità e trasparenza siano la base della crescita”. Un passaggio è stato dedicato al tema delle infrastrutture e dell’innovazione tecnologica, con un richiamo alla presenza in Emilia-Romagna del supercomputer Leonardo e del Tecnopolo di Bologna: “Il supercomputer Leonardo rappresenta un’infrastruttura strategica per il Paese. Dobbiamo avvicinare le nostre imprese a quell’hub di calcolo e costruire un rapporto stabile con il Tecnopolo, perché l’innovazione non resti appannaggio di pochi, ma diventi patrimonio diffuso”.
Confronto Albano e Colla: rafforzare le misure a sostegno delle imprese
L’assemblea ha poi ospitato il confronto tra la sottosegretaria al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Lucia Albano, e il vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Vincenzo Colla. Uno scambio fitto, che ha affrontato i principali temi legati alla crescita delle piccole imprese: fisco, formazione, transizione digitale, innovazione e semplificazione amministrativa.
La sottosegretaria Lucia Albano ha posto al centro del suo intervento il tema dei talenti, della formazione e delle opportunità per i giovani, sottolineando come il compito delle istituzioni sia creare condizioni concrete per offrire loro prospettive di crescita e di vita dignitosa. “Dobbiamo fare in modo che i talenti siano attratti da qualcosa che sia davvero utile e foriero di futuro per loro. Questa è la sfida più grande — ha affermato Albano — e il Ministero del Merito nasce proprio per ribadire quanto sia importante trattenere i talenti e rafforzare la scuola come ascensore sociale”.
Albano ha poi toccato il tema dell’educazione finanziaria, oggi parte integrante dell’educazione civica, come strumento essenziale per la crescita personale e imprenditoriale dei cittadini: “In Italia manca ancora una piena consapevolezza sull’importanza dell’educazione finanziaria, ma è fondamentale per dare ai giovani strumenti di autonomia e consapevolezza economica”. Rispondendo infine al tema della casa, Albano ha evidenziato come il Governo stia lavorando per offrire soluzioni abitative accessibili alle giovani coppie e ai lavoratori: “Il tema della casa è fondamentale. Ho la delega alla valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico e stiamo creando la prima cabina di regia nazionale per fare in modo che il patrimonio oggi inutilizzato possa essere recuperato e messo a valore. L’obiettivo è favorire una collaborazione tra pubblico e privato per offrire abitazioni a prezzi calmierati e permettere ai giovani e ai lavoratori di vivere bene nei luoghi in cui costruiscono il proprio futuro”.
Il vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Vincenzo Colla ha aperto il suo intervento con una riflessione sul modello economico regionale e sulla sfida del lavoro. “Abbiamo una disoccupazione al 4-5%, che gli economisti definiscono fisiologica. Ma questo dato deve farci riflettere: che tipo di economia c’è in Emilia-Romagna? È un’economia fatta di piccole e medie imprese in relazione strettissima con capifiliera internazionali. Dobbiamo fare la politica delle filiere, capire cosa c’è dietro la multinazionale e fare in modo che gli imprenditori di tutta la catena produttiva, che sono in Emilia-Romagna, partecipino a un progetto comune, condividendo visione e prospettive”.
Colla ha poi affrontato il tema cruciale dei giovani e dei talenti, denunciando un’emorragia che rischia di indebolire il futuro della regione: “Ogni anno circa 120mila giovani formati nel nostro Paese lasciano l’Italia e non tornano. È come se il più grande investimento pubblico in formazione venisse regalato ad altri Paesi. Dobbiamo cambiare paradigma, anche culturale. In Emilia-Romagna abbiamo approvato la prima legge regionale sui talenti, proprio per riportare qui le persone che vogliono rientrare e valorizzare le loro competenze”. Il vicepresidente ha poi richiamato l’attenzione sul tema della casa, definendolo “grande come una casa”: “Per trattenere i giovani e i lavoratori servono politiche abitative adeguate. Dobbiamo recuperare il concetto di casa pubblica, trovare un equilibrio con gli affitti brevi e sostenere gli imprenditori che vogliono investire in foresterie per i dipendenti. A Bologna ci sono migliaia di appartamenti sfitti: è una contraddizione che non possiamo più ignorare”. Concludendo, Colla ha ribadito la necessità di una visione integrata tra politiche del lavoro, formazione, casa e sviluppo d’impresa: “Serve una prospettiva che restituisca prestigio e stabilità al lavoro. Solo così i giovani potranno tornare a credere che l’Emilia-Romagna sia il posto giusto dove vivere e costruire il proprio futuro”.
Costantini: “Difendiamo l’artigianato”
Nel suo intervento conclusivo, il presidente di CNA Nazionale Dario Costantini ha ribadito con forza il ruolo centrale delle micro, piccole e medie imprese nel futuro dell’economia italiana ed europea, sottolineando l’urgenza di un cambio di passo nelle politiche pubbliche. “È ora che in Europa si parli del 99% delle imprese, cioè delle 23 milioni di piccole realtà che costituiscono l’ossatura economica del continente — ha dichiarato Costantini —. Sulla vicenda dell’automotive le nostre imprese stanno soffrendo moltissimo: si è deciso di affrontare la doppia transizione ecologica e digitale senza mai consultarle davvero. Eppure sono loro che stanno pagando il prezzo più alto di queste scelte”.
Costantini ha poi lanciato un monito forte sul tema della riforma dell’artigianato, definendola un passaggio fondamentale per il futuro del Paese: “Ribadisco un concetto: chi nei prossimi mesi, per motivi di ogni tipo, metterà i bastoni tra le ruote alla riforma dell’artigianato, dovrà sapere che le istituzioni e le associazioni dell’artigianato saranno chiamate a difendere questo settore per il bene dell’Italia. Difendere l’artigianato significa difendere il lavoro, la coesione sociale e la produttività dei territori”. Il presidente ha inoltre espresso apprezzamento per il lavoro del Governo in tema di semplificazione amministrativa e riduzione della burocrazia: “Dico bene a quanto sta facendo il ministro Paolo Zangrillo: dare valore alle nostre 100 proposte di semplificazione significa permettere a imprese e Stato di risparmiare tempo e risorse. La burocrazia è oggi uno dei principali ostacoli alla crescita: serve coraggio per semplificare davvero”.
Il Premio CNA a Gloria Tinaburri
Tra i momenti più attesi della serata, la consegna del Premio CNA Emilia-Romagna 2025, giunto alla settima edizione, assegnato a Gloria Tinaburri, sedicenne promessa dell’equitazione di Borgonovo Val Tidone (Piacenza). Durante i Campionati del Mondo di Endurance in Francia, Gloria si è fermata per soccorrere una concorrente caduta da cavallo, ferita e priva di conoscenza, assistendola fino all’arrivo dei soccorsi prima di riprendere la gara. “Per aver messo la vita e il benessere di un’altra persona davanti al risultato personale – ha dichiarato Paolo Cavini, presidente di CNA Emilia-Romagna – Gloria rappresenta un modello per i giovani e per l’intera comunità regionale.” Il manufatto artigianale consegnato a Gloria, realizzato come ogni anno da un maestro associato a CNA, simboleggia il legame tra il talento umano, l’etica del lavoro e la tradizione artigiana dell’Emilia-Romagna.
Dieci aziende premiate: esempio vincente di passaggio generazionale
Accanto al Premio CNA dedicato all’impegno civile, l’Assemblea ha celebrato anche il riconoscimento alle imprese associate che si sono distinte per aver affrontato con successo il passaggio generazionale, una delle sfide più delicate per la sopravvivenza e la continuità delle piccole e medie imprese italiane.
Dieci aziende, una per ogni provincia dell’Emilia-Romagna, sono state premiate per aver saputo coniugare tradizione, innovazione e radicamento territoriale, testimoniando come il ricambio generazionale possa trasformarsi in un motore di rinnovamento e crescita.
Per Piacenza, il premio è andato ad Autoservizi Rossi Pietro & C. srl di Gropparello, realtà centenaria del trasporto di persone, oggi guidata dai figli del fondatore, esempio di continuità familiare e visione innovativa. A Parma è stata premiata l’Officina Bolzoni srl, tre generazioni di eccellenza nella meccanica industriale, punto di riferimento nazionale per i veicoli Iveco e Mercedes-Benz.
Per Reggio Emilia, il riconoscimento è andato alla Azzato srl, impresa familiare nel trasporto merci conto terzi, passata con successo alla guida dei figli Andrea e Ilenia.
A Modena è stata premiata la Maltese Lab srl, laboratorio creativo nato da una storica calzoleria di Carpi e oggi protagonista nel mondo della personalizzazione di sneakers e accessori di moda.
Per Bologna, la Carrozzeria Villanova, con tre generazioni della famiglia Tosi, ha saputo trasformarsi da piccola bottega artigiana in un moderno centro multiservizi per la manutenzione e la revisione dei veicoli. Nel territorio di Imola, il premio è andato alla SALT srl di Toscanella di Dozza, storica pasticceria di famiglia che ha saputo affiancare all’arte dolciaria tradizionale una linea di prodotti surgelati e due punti vendita diretti. A Ferrara, la Carpenteria Grillanda srl, fondata nel 1966, rappresenta tre generazioni di crescita e innovazione tecnologica nel settore della carpenteria metallica.
Per Ravenna, la ROB-CAR srl di Lugo è stata premiata per la sua evoluzione nel campo della logistica e della movimentazione industriale, oggi guidata con successo da Ylenia Betti.
A Forlì-Cesena, la Mec-Meldola s.n.c. di Coveri & C., azienda di meccanica di precisione nata nel 1978, continua il proprio percorso di eccellenza grazie all’impegno di padre e figli.
Infine, per Rimini, il riconoscimento è andato all’Autotrasporti Giannetti srl di Misano Adriatico, realtà che ha saputo digitalizzare e ampliare la propria rete logistica sotto la guida di Mirco Giannetti, presidente di CNA Fita Rimini.


