Rimangono sette giorni di tempo per formalizzare la domanda di accesso ai finanziamenti “Transizione 5.0”, l’iniziativa per il sostegno alla trasformazione digitale ed energetica delle imprese. È la novità emersa dal confronto tra CNA e le altre Associazioni d’Impresa e il Governo avvenuto questa mattina, dopo il decreto direttoriale, con il quale il Ministero delle Imprese e del Made in Italy aveva dichiarato esaurite le risorse, bloccando la possibilità per le imprese di accedere ai crediti d’imposta previsti dalla misura e lasciando senza tutela migliaia di progetti già avviati. Con una positiva inversione di rotta, è stato annunciato che i progetti formalizzati entro il 27 novembre 2025 riceveranno i finanziamenti.
“È un primo passo in avanti – afferma il presidente di CNA Reggio Emilia, Andrea Trinelli – dopo una decisione inaccettabile e giuridicamente discutibile per modi e tempi. Apprezziamo l’impegno del Governo a tutelare i diritti e assicurare le risorse nei confronti delle imprese che hanno presentato le domande per Transizione 5.0 dopo il 7 novembre, pur esprimendo rammarico per l’anticipo della chiusura dei termini dal 31 dicembre al prossimo 27 novembre. Questo permetterà alle aziende reggiane che si sono avvalse della consulenza della partecipata CNA, Prefina srl, di avere gli incentivi richiesti”.
Nel confronto con i Ministri D’Urso e Giorgetti, CNA non ha mancato di rinnovare le proprie riserve sulle modalità e il timing della Nuova Transizione 5.0 che entrerà in vigore a inizio 2026, perché il ritorno al super-ammortamento riduce del 40% la platea dei potenziali beneficiari, differisce nel tempo i vantaggi e si caratterizza per complessità burocratica.
“CNA continuerà a chiedere che per gli importi sotto la soglia dei 500mila euro sia confermato lo strumento del credito d’imposta nella misura del 35% per gli investimenti digitali e del 45% per quelli funzionali alla transizione ambientale – conclude Andrea Trinelli – e sui crediti d’imposta non dovrà scattare il divieto di utilizzo in compensazione. Così come è insufficiente l’arco temporale della Nuova Transizione 5.0, limitato al solo 2026 o al 30 giugno dell’anno successivo a determinate condizioni. Per essere efficace, la misura incentivante per la sostenibilità e l’innovazione, deve avere validità almeno triennale, così da consentire alle imprese una adeguata programmazione degli investimenti”.


