“Sono state due ore importanti e significative, dense di momenti, racconti, filmati molto toccanti. Due ore in cui siamo stati messi di fronte a esperienze di vita commoventi. Due ore in cui abbiamo nel contempo sentito più volte, in sala e dai territori, rimarcare il nostro ruolo, il ruolo della CNA, come forza sociale. Una presa di coscienza significativa. Fino a un anno fa non la si sentiva o perlomeno non sembrava un fattore comune. Eppure il ruolo di forza sociale era un concetto insito nel nostro Dna ma poi lo avevamo un po’ tralasciato. Oggi siamo consapevoli di essere una forza sociale. Vale a dire un’associazione che non rappresenta solo artigiani, imprenditori, pensionati ma i cittadini, le persone, a 360 gradi. Perciò posso dire che saremo a fianco a voi oggi e ci saremo domani. Non solo. Ci batteremo perché la sanità, la sanità pubblica, abbia a disposizione le necessarie risorse in quanto le risorse pubbliche devono andare, sia ben chiaro, alla sanità pubblica. Un sistema che avrà problemi ma che, ricordiamoci come ha reagito ai tempi del Covid, rappresenta una certezza. E va difeso, sostenuto, rafforzato”. Così il nostro segretario generale, Otello Gregorini, concludendo il convegno “CNA in Rete per la Vita” organizzato in vista della “Race for the Cure”, la corsa non competitiva organizzata da Komen Italia, l’organizzazione dedita alla sensibilizzazione sui temi oncologici femminili.

In apertura dei lavori Cristiana Alderighi, coordinatrice di CNA Impresa Donna, ha aperto l’incontro ricordando come la nostra Confederazione sia, da sempre, un punto di riferimento per il tessuto imprenditoriale italiano, ma anche per il benessere e la coesione delle comunità: “Non solo per la vita delle imprese, ma per la vita delle persone. Una funzione di rete, di supporto, di connessione. Perché non c’è impresa senza salute. E l’impresa più grande è senza ombra di dubbio l’impresa della vita.”

E’ stata poi la volta degli interventi degli addetti ai lavori. Stefano Magno, chirurgo senologo, direttore del Centro Komen Italia per i trattamenti integrati in oncologia della Fondazione Policlinico Universitario Gemelli Ircss ha dichiarato: “Voglio ringraziare la Confederazione con la quale abbiamo una partnership consolidata da diversi anni e grazie alla quale abbiamo realizzato molti progetti, in particolare il Centro Komen Italia per i trattamenti oncologici integrati, inaugurato nel 2019, che ha sede nella struttura del Policlinico Gemelli”.

“Quella che portiamo avanti con il nostro lavoro – ha proseguito Magno – è una ‘battaglia culturale’: con il tempo abbiamo capito che non sempre a una guarigione biologica segue una ‘guarigione completa’. Chi affronta o ha affrontato una malattia oncologica ha bisogno di un supporto che va oltre la terapia farmacologica. Il nostro obiettivo è quello di diffondere la consapevolezza della necessità di affiancare al supporto oncologico ‘standard’ risorse terapeutiche volte a migliorare il benessere psico-fisico delle persone ammalate”.

A sua volta Maria Maddalena Rossi, biologa nutrizionista della Fondazione Policlinico Gemelli Irccs, ha sottolineato l’importanza di alcune “scelte di vita sane e consapevoli” che possono ridurre sensibilmente la probabilità di sviluppare il cancro. “Mantenere un peso salutare, essere fisicamente attivi ogni giorno, seguire un’alimentazione ricca di cereali integrali e fibre, limitare il consumo di carni rosse, non fare uso di tabacco… sono alcuni dei consigli che bisogna seguire per mantenersi in salute. Ma non esistono cibi ‘miracolosi’: la cosa più importante – ha sottolineato la in conclusione – è l’intero pattern alimentare (vale a dire il complesso delle abitudini alimentari dell’individuo; ndr)”.

Claudia Maggiore, medico esperto in oncologia integrata del Policlinico Gemelli, ha quindi illustrato alla platea come le cure integrate supportino le pazienti affette da cancro al seno. “La prima visita di medicina integrata – ha spiegato –  è un momento di ascolto dei bisogni della paziente. Si costruisce, quindi, un percorso personalizzato basato sulle necessità individuali di ciascuna paziente e che può prevedere diversi trattamenti: dall’agopuntura al Qi Gong, dalla pressoterapia alla minduflness, dalla musicoterapia all’arte terapia… Quanto necessario per offrire alla paziente una cura che va ‘oltre’ i confini degli ospedali”. La dottoressa Maggiore ha infine illustrato il progetto ‘Metadinamiche’ dedicato alle donne che convivono con un tumore metastatico e che è stato realizzato anche grazie al contributo della CNA.

A riprendere il messaggio di Alderighi è stata Mariella Triolo, presidente nazionale CNA Impresa Donna, presentando le squadre che da Roma a Bologna, da Bari a Milano fino a Matera parteciperanno alla corsa per la raccolta fondi a favore di Komen Italia: “CNA si prende cura delle imprese e delle persone che le animano. Perché – ha rilevato – dietro ogni attività c’è una storia, un sogno, una famiglia. È questo il valore più profondo del nostro operato: vedere l’impresa come estensione della persona, con i suoi bisogni, le sue aspirazioni e le sue fragilità. Il concetto di comunità è il cuore pulsante del nostro operato. La Race for the Cure incarna perfettamente questi valori: squadra, rete, sostegno reciproco. Per questo ho il piacere di presentarvi CNA nella sua rete di squadre, con il nostro presidente nazionale Dario Costantini come ambasciatore.”

Dalla Lombardia alla Basilicata, CNA si conferma anche in questa occasione una rete capillare e solidale, testimoniata dai progetti territoriali a sostegno della prevenzione e del benessere e riportata dai rappresentati del territorio.

Maria Luisa Rubbi, presidente CNA Impresa Donna Bologna, ha illustrato i servizi attivati nel capoluogo emiliano, come lo Spazio Donne al Centro, i tagli gratuiti per la donazione di capelli in collaborazione con Avis e iniziative quali “Love is in the air” e gli ‘acconciatori ed estetisti di strada’: “La missione comune di CNA e Komen Italia è di sensibilizzare e comunicare per poter fare prevenzione.”

Antonio Gramuglia, presidente CNA Bologna, ha sottolineato il significato profondo della Race for the Cure: “Correre con donne che hanno vissuto storie di rinascita è una forza che si costruisce giorno per giorno. Come CNA facciamo lo stesso: costruiamo comunità, calore e supporto. Offriamo servizi come parrucche da capelli donati ed estetismo oncologico.”

Maria Luisa Boschetti, presidente CNA Impresa Donna Lombardia, ha evidenziato il lavoro costante sul territorio regionale con maratone, attività di prevenzione e promozione del benessere: “CNA dà supporto concreto con strutture e servizi per affrontare percorsi non facili.”

Leo Montemurro, presidente CNA Basilicata, ha raccontato la lunga collaborazione con Komen iniziata nel 2019: “Una sinergia tra sistema nazionale e territoriale che ha fatto scuola. Con oltre cento partecipanti alla Race for the Cure, e iniziative come la Lotteria di Pasqua e la sfilata ‘Bella come sei’ con Federmoda, coinvolgiamo le imprese per ampliare l’accesso alle cure e sensibilizzare il pubblico.” A ribadire il ruolo di CNA come forza sociale, l’intervento di Stefano Binda, segretario regionale CNA Lombardia.

Infine, Rosamaria De Rosa, vicepresidente nazionale CNA, ha espresso gratitudine per l’impegno nella prevenzione di Komen Italia, “che spesso è silenzioso ma fondamentale. E noi di CNA siamo orgogliosi di essere al vostro fianco per correre non solo per una causa, ma per costruire ogni giorno un futuro più consapevole, solidale e umano. Perché la vera impresa è quella della vita.”

“I progetti promossi dal Centro Komen Italia non nascono per sostituire la sanità pubblica, ma per arricchirla – ha affermato Andrea Ciarini, presidente della Fondazione Impresasensibile Ets – Noi agiamo come strumento della Confederazione e il nostro compito è quello di lavorare a progetti simili in modo da replicarli sui territori affinché da una ‘best practice’ si arrivi a definire vere e proprie ‘policy’ da attuare”.

“Negli anni stiamo assistendo a un bisogno crescente da parte delle pazienti oncologiche di interventi di tipo estetico – ha sottolineato Perlita Vallasciani, presidente di CNA Estetiste – per questo motivo nel 2023 abbiamo presentato al Senato un documento in collaborazione con Apeo (Associazione professionale di estetica oncologica; ndr) per definire linee guida e riferimenti univoci per chi opera in questo settore a tutela delle pazienti oncologiche e stiamo lavorando per trasformarlo in una norma tecnica. Inoltre, siamo al lavoro per definire un protocollo nazionale mirato a sostenere le cliniche e le associazioni di volontariato”.

Danilo Caspoli, responsabile di CNA Privacy, nel suo intervento, ha illustrato la legge sull’oblio oncologico, entrata in vigore il 1° gennaio 2024, che sancisce il diritto di chi è guarito dalla malattia oncologica di non dover dichiarare la propria storia clinica evitando eventuali discriminazioni per la pregressa malattia.  “CNA Impresa Donna e CNA Privacy – ha sottolineato Caspoli – continueranno a diffondere la conoscenza di tale legge e la consapevolezza dei diritti a essa associati”.