“Chiunque effettui trasporto merci o persone deve essere chiamato a soddisfare quanto prescritto dalle nuove norme in discussione alla Camera”. Queste le parole dei rappresentanti di CNA Fita ascoltati dai componenti della IX Commissione Trasporti della Camera nell’audizione sulla qualificazione e la formazione periodica dei conducenti dei veicoli stradali adibiti al trasporto di merci o passeggeri e sulla patente di guida.
CNA Fita ritiene, infatti, che occorre assicurare il rispetto di standard di sicurezza adeguati. Da qui la richiesta di riconsiderare le deroghe previste a favore del trasporto occasionale, il cui perimetro sfugge ad una definizione puntuale, e la necessità di porre attenzione alle macchine agricole, le quali circolano su strada a fronte di regole lasche e poco attente alla sicurezza stradale.
“In tema di formazione, è necessaria – sottolinea CNA FITA – una migliore ed equa distribuzione delle 35 ore previste per la formazione periodica, che sarebbe bene predisporre in moduli da 7 ore l’anno piuttosto che nell’arco di poche settimane. E si sente il bisogno di una maggiore flessibilità per poter andare incontro alle esigenze di conducenti ed imprese, estendendo l’opportunità di effettuare la formazione anche di domenica”. Considerato che la sicurezza è prioritaria, sarebbe auspicabile che le lezioni per il conseguimento della carta di qualificazione del conducente fossero ritenute crediti formativi in materia di salute e sicurezza.
CNA Fita ha, infine, posto l’accento sull’opportunità di inserire nella patente di guida il microchip della carta tachigrafica del conducente. Si tratterebbe di una innovazione che “ovvierebbe ai costi, al dispendio di tempo ed a possibili sanzioni per il mancato allineamento tra la data di prima emissione della carta del conducente e quella relativa alla nuova emissione della stessa determinata dal rinnovo della patente di guida”.