Tasse e Contributi per Artigiani in Regime Forfettario

Tasse e Contributi per Artigiani in Regime Forfettario

Se sei un artigiano in regime forfettario, è fondamentale sapere quali tasse e contributi devi versare. Questo regime fiscale, pensato per semplificare la vita ai piccoli imprenditori, offre agevolazioni significative e una gestione contabile molto più semplice rispetto al regime ordinario.
Vediamo insieme, passo dopo passo, quali sono gli adempimenti fiscali e previdenziali.

Cos’è il Regime Forfettario

Il regime forfettario è un regime fiscale agevolato che prevede il pagamento di un’unica imposta sostitutiva, in luogo di IRPEF, addizionali regionali e comunali.
È pensato per semplificare la gestione delle piccole attività e ridurre il carico burocratico.

Tasse e Contributi per gli Artigiani

  1. Imposta sostitutiva
  • Aliquota ordinaria: 15%.
  • Aliquota ridotta: 5% per i primi 5 anni di una nuova attività.

    L’imposta si calcola sul reddito imponibile al netto dei contributi previdenziali, determinato così:
  • Applicare il coefficiente di redditività (per gli artigiani, generalmente il 67%) ai ricavi/compensi annui incassati.
  • Sottrarre i contributi previdenziali versati.

  1. Contributi previdenziali (INPS Artigiani e Commercianti)
    Gli artigiani devono iscriversi all’INPS – gestione artigiani e commercianti – e versare:
  • Contributi fissi: calcolati su una base imponibile minima (per il 2025 pari a € 18.555). Con aliquota del 24%, l’importo dei contributi fissi è di circa € 4.460,64 annui per artigiani e 4549,70 annui per i commercianti ,da pagare in 4 rate trimestrali.
  • Contributi variabili: sul reddito che eccede la soglia minima, con aliquota del 24%, da versare in sede di dichiarazione dei redditi.
  • Si ricorda che è possibile richiedere la riduzione dell’aliquota contributiva del 35% per i forfetari o la riduzione del 50% per le sole nuove attività iscritte al registro imprese ed alla gestione IVS  nel 2025

 

ESEMPIO PRATICO

    • Ricavi annui: € 30.000
    • Reddito imponibile lordo: € 20.100 (30.000 × 67%)
    • Contributi INPS versati nell’anno: € 4.461
    • Reddito netto imponibile: € 15.639 (20.100 – 4.461)
    • Imposta sostitutiva:
      • € 2.346 (15% di 15.639) oppure
      • € 782 (5% di 15.639) nei primi 5 anni di attività.

IVA

Uno dei principali vantaggi del regime forfettario è l’esclusione dall’IVA:

  • Non si applica l’IVA in fattura.
  • Non si presenta la dichiarazione IVA.
  • Il cliente finale non sostiene costi aggiuntivi legati all’imposta.

Come Gestire le Tasse nel Forfettario

  • Registrazione e comunicazioni: al momento dell’apertura della partita IVA si deve optare per il regime forfettario e iscriversi all’INPS.
  • Calcolo e versamenti: monitorare i ricavi e i contributi per calcolare correttamente il reddito imponibile.
  • Scadenze principali:
    • imposta sostitutiva con modello F24 (30 giugno e 30 novembre);
    • contributi INPS fissi in rate trimestrali.

Vantaggi del Regime Forfettario per gli Artigiani

  • Semplificazione amministrativa: meno burocrazia e contabilità minima.
  • Tassazione agevolata: imposta unica, con aliquota ridotta per le nuove attività.
  • Esclusione IVA: vantaggi concreti per clienti e consumatori finali.

Il regime forfettario è una soluzione conveniente e semplificata per gli artigiani, che consente di ridurre tasse e adempimenti amministrativi.
Conoscere le imposte da pagare, i contributi e le relative scadenze è fondamentale per gestire l’attività senza rischi e in piena conformità.

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