Oggi un’ulteriore parte del sistema produttivo ha potuto riprendere la propria attività, seppur con norme restringenti tese a contenere il contagio da COVID-19.
Palestre, piscine, parchi tematici, giardini zoologici, spettacoli viaggianti, centri sportivi, sono tra le categorie che oggi hanno potuto riaprire i battenti, ma anche le attività di formazione finalmente possono riprendere i corsi anche in aula.
Per questa ragione, la Regione Emilia Romagna ha emanato una serie di protocolli operativi, per normare ogni settore in modo da garantire sicurezza alle persone.
I protocolli sono stati recepiti con una ordinanza del Presidente della Regione, Stefano Bonaccini che regolamenta anche le attività di circoli e centri culturali. Inoltre, allegati di seguito trovate i protocolli integrali relativi a:
- Attività corsistica (formazione)
- Parchi tematici, luna park e spettacoli viaggianti
- Strutture ricettive extralberghiere
Tutti i protocolli contengono un forte richiamo anche sulla responsabilità dei comportamenti individuali e prevedono indicazioni piuttosto articolate sulle modalità di pulizia e sanificazione delle strutture. Un aspetto sicuramente importante, che però comporta oneri altrettanto importanti per le imprese, in un contesto di grande confusione dovuto alle norme poco chiare, già ai tempi del Decreto “SalvaItalia”. Il Decreto Rilancio non ha risolto il problema: per questo, CNA è intervenuta per la seconda volta, chiedendo a gran voce una modifica legislativa che definisca una volta per tutte regole chiare e si eviti così di far spendere risorse inutili alle imprese, tanto più in questa difficile fase dovuta all’emergenza.
Sempre la Regione Emilia Romagna ha siglato un altro protocollo, che riguarda da vicino i dipendenti delle aziende del territorio regionale. Dopo l’accordo con le banche, un’altra opportunità è stata pensata per agevolare i lavoratori dell’Emilia-Romagna ad incassare l’anticipo sulla cassa integrazione in deroga. Stavolta presso gli uffici postali.
L’intesa consentirà ai clienti titolari di conto corrente Bancoposta e di carta prepagata Postepay Evolution, con accredito dello stipendio su conti e carte relative, di poter accedere anche all’anticipazione degli strumenti di integrazione salariale, tra cui la Cassa integrazione in deroga gestita dalla Regione. Il protocollo è valido fino al 31 dicembre 2020.
Il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture ha invece firmato il decreto n. 209 con il quale abolisce la sospensione dei divieti di circolazione dei mezzi pesanti. Pertanto, i mezzi adibiti al trasporto cose, di massa complessiva massima autorizzata superiore a 7,5 tonnellate, potranno circolare anche nelle giornate di domenica 24 e 31 maggio e martedì 2 giugno 2020.
Per i servizi di trasporto merci internazionale rimane in vigore la sospensione del calendario dei divieti, fino a nuove disposizioni del governo.
Arriva invece una precisazione rivolta al consumo sul posto di alimenti, che riguarda tutte le attività artigianali del settore alimentare.
Per le attività artigianali e commerciali di prodotti alimentari, autorizzate al consumo sul posto di prodotti di gastronomia, gelateria etc., la Regione chiarisce che trova applicazione l’allegato 2 dell’ordinanza approvata con Decreto del Presidente della Giunta Regionale N. 82 del 17 maggio 2020 (Protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 in relazione allo svolgimento in sicurezza degli esercizi di somministrazione alimenti e bevande e attività da asporto e consumo sul posto in Emilia-Romagna), per quanto compatibile e fermo restando l’esclusione del servizio assistito di somministrazione.
Il consumo sul posto è consentito esclusivamente all’esterno dei locali, a condizione che il gestore dell’esercizio posizioni gli arredi (tavoli e sedute) in modo tale da garantire il distanziamento interpersonale di almeno un metro tra i clienti e la disinfezione dei tavoli o altri punti di appoggio dei cibi ad ogni cambio di utilizzatore.
In merito al settore ristorazione, è invece CNA che interviene per chiedere più tavoli per i ristoranti e le trattorie. CNA suggerisce di metter a disposizione ampie distese affinché la riapertura del settore ristorazione non rimanga solo sulla carta.