E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Ristori bis “Ulteriori misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese e giustizia, connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19” che trovate qui.

Assieme al testo inoltriamo la Relazione Tecnica sul Decreto e la Relazione Illustrativa per fornirvi la maggior informazione possibile, seppur ancora parziale visti i tempi di pubblicazione del Decreto.

Il testo del Decreto ha subito diverse modifiche e riscritture: in quello pubblicato, sono stati ricompresi i ristori per nuove attività, come i fotografi e i fotoreporter per fare un esempio, grazie a un’azione di pressing messa in campo dall’Associazione, ma presenta ancora incongruenze e contraddizioni che andranno corrette. Basti pensare al settore delle tintolavanderie (al momento comprese quelle industriali, ma non quelle tradizionali) o al paradosso degli acconciatori che hanno la sede all’interno dei centri commerciali che non risulta abbiano lo stesso diritto di lavorare nella giornata di sabato, a differenza dei negozi di acconciatura in città ed esterni alle grandi strutture di vendita.

Ecco perché CNA nazionale è subito intervenuta per dire a chiare lettere al Governo che la partita è solo iniziata, non è assolutamente chiusa. Perché tutte le attività che hanno subito limitazioni causa il parziale lockdown, hanno diritto a un ristoro di quanto perduto. E ciò dovrà avvenire in fase di conversione del Decreto in Legge.