Il 18 ottobre ultimo scorso è diventato obbligo di legge, per le pubbliche amministrazioni, bandire le gare riguardanti l’affidamento i lavori e le forniture di beni e servizi, tramite piattaforme digitali.
Ma quali sono queste piattaforme? Come funzionano?
Vi sono molte piattaforme utilizzate da società partecipate o enti locali, come SETA, IREN, PROVINCIA DI REGGIO EMILIA, UNIONE BASSA REGGIANA, ANAS comunità montane, per acquistare beni e servizi dai fornitori.
Considerata la moltitudine di piattaforme, ecco un focus sulle due a più “ampio respiro”: quella della regione Emilia Romagna, SATER INTERCENTER, e quella nazionale, CONSIP MEPA.
Per quanto riguarda la piattaforma dell’Emilia Romagna, si compone di due “macro bandi”: Beni e Servizi.
Attraverso l’abilitazione a questi bandi (esempio trasporti di persone con conducente, riparazione automezzi, ferramenta, manutenzione aree verdi ecc.) l’impresa potrà visualizzare tutte le offerte.
Ciascun imprenditore potrà, quindi, abilitarsi nella categoria di appartenenza, comparire nelle ricerche dalla pubblica amministrazione e partecipare alle gare riservate che le pubbliche amministrazioni bandiscono su questa piattaforma.
Per ciò che concerne il bando “lavori” (ovverosia le opere di urbanistica, ristrutturazione e impiantistica) non è previsto, nella piattaforma regionale, un bando apposito, è tuttavia prevista, da ottobre scorso, la possibilità di partecipare alla gare “aperte” ossia presenti sul bando a cui possono partecipare potenzialmente tutte le imprese che abbiano determinati requisiti.
Su dinamiche simili si basa anche il Mepa una piattaforma messa a disposizione da CONSIP al ministero dell’economia e delle finanze per permettere alle amministrazioni di tutte le regioni di cercare interlocutori in tutta Italia. I bandi a disposizione delle aziende sono ben 9: uno per i beni, uno per i servizi e sette per i lavori.
I modi attraverso cui le pubbliche amministrazioni posso acquistare beni sono:
1) Ordine diretto (ODA): ciascuna azienda mette a disposizione delle pubbliche amministrazioni un proprio catalogo (da compilarsi sul sito) con i propri prodotti e il proprio prezzario, le proprie disponibilità, la pubblica amministrazione, acquista direttamente da questi cataloghi.
2) Richiesta di offerta (RDO): l’amministrazione invita una serie di aziende, da un minimo di 5 ad un massimo di 10, (tranne che per gli appalti di maggior valore) abilitate ad una determinata categoria a cui l’appalto fa riferimento, (se per esempio si tratterà di un appalto riguardante la spalatura neve, la categoria sarà “pulizia strade e spalatura neve) formulerà un’offerta e chiederà alle aziende di fare una offerta al ribasso. L’impresa che offrirà la percentuale di ribasso più alta, risulterà affidatario
3) Trattativa diretta: Ciascuna amministrazione instaura una trattativa con una singola azienda e sulla base dell’accordo convenuto stipula un contratto.
CNA è a disposizione per curare tutte le iscrizioni a queste piattaforme, fornendo anche servizi di consulenza per la scelta degli appalti più interessanti con il Servizio Appalti – MEPA.