Dalle ore 12:00 del 13 maggio è operativa la piattaforma per le stazioni appaltanti, mentre le imprese possono fino al 27 maggio inviare le istanze alle committenze. Il termine di legge (Dl 73/2021) è perentorio e le istanze inviate oltre la scadenza fanno perdere il diritto al riconoscimento della compensazione. Le stazioni appaltanti dovranno utilizzare la piattaforma per compilare a loro volta la richiesta di accesso al fondo – entro il 27 giugno 2022 – con una procedura un po’ macchinosa.

Tale pubblicazione con le variazioni dei prezzi dei materiali nel secondo semestre 2021 rappresenta l’ultimo tassello per consentire la compensazione dei rincari.

Il decreto prevede 54 voci di materiali edili per i quali si è registrato un incremento di oltre l’8%. Incremento che è quasi sempre a due cifre e che in un caso è stato di oltre il 113,85%.

CNA mette a disposizione del proprio sistema associativo il fac-simile dell’istanza da inviare alla stazione appaltante a partire da subito e non oltre il 27 maggio prossimo. L’istanza di compensazione sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa, va indirizzata alla stazione appaltante, l’impresa attesta di aver subito un «ingente pregiudizio economico» a causa di incrementi di costo dei materiali «in alcun modo prevedibili al momento di presentazione dell’offerta, oltre ogni ipotizzabile alea contrattuale, che esula dalle normali fluttuazioni del mercato».
L’operatore attesta pertanto l’esistenza dei «presupposti per l’applicazione delle suddette disposizioni normative, così come esplicitati dalla Circolare Mims del 25 novembre 2021».

 
Per ottenere maggiori informazioni circa il fac-simile o sulla procedura potete scrivere a appalti@cnare.it